Sezione C
C Linguaggio sviluppato dai ricercatori dello UNIX che consente di scrivere appl.ni in un codice particolarmente compatto, efficiente, portabile su vari ambienti con minime modifiche.
Anche il sys UNIX e’ stato riscritto in C, il che ha contribuito enormemente alla sua diffusione su HW diversi.
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C++ Estensioni del linguaggio C di AT&:T, introdotte per supportare gli oggetti.
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Cache Memorie ad accesso casuale (RAM) e ad alta velocita’ (qualche nanosecondo) in cui il sistema conserva le istruzioni e i dati usati piu’ frequentemente per ridurre i tempi di accesso .
Ci sono cache per le CPU e cache per le unita’ di I/O.
Nell’architettura Intel 80XXX un primo livello di cache (interna) e’ stato introdotto col 486, mentre il Pentium Pro ha anche una seconda cache esterna in SRAM, piu’ lenta dell’interna ma ancora piu’ veloce della DRAM.
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CAD Computer Aided Design: strumenti SW e appl.ni per l’area del disegno tecnico.
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CAE Common Application Environment: sono guide di X/Open. Una delle piu’ note e’ stata l’Application Portabilty Guide versione 4 (XPG 4) che in 7 volumi tratta: System Commands & Utilities, System I/F and Headers, Supplementary Definitions, C and COBOL, Data: ISAM and SQL, X Window System, NW.
Spesso vengono citate individualmente alcune parti delle CAE, come le XSI (X/Open Sys I/F), le XTI (X/Open Transport I/F) e l’XA per il Transaction Processing.
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Cairo Futura versione di NT promessa da Microsoft. Sara’ OO.
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CallPath Architettura IBM e std proposto per integrare sistemi di elaborazione e dispositivi telefonici. L’IBM ha annunciato prodotti sui vari sys (OS/400, MVS, VSE, OS/2, DOS, ecc.).
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CALS Computer-aided Acquisition and Logistic Support: e’ uno std del DoD per l’intercambio di informazioni elettroniche coi fornitori.
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Canale I Canali sono i dispositivi che collegano tra loro gli elementi di un elaboratore. Talvolta i due termini “Canali” e ” Bus ” si usano come sinonimi, tuttavia piu’ corretto e’ usare Canale per indicare il collegamento tra la CPU e l’esterno e usare Bus per i collegamenti interni alla CPU, dove passano dati e istruzioni nel transito tra processori e memorie.
Le arch. Bus moderne consentono la presenza di piu’ motori nello stesso elaboratore, poiche’ gestiscono il loro parallelismo (strutture Multiprocessor).
Nell’area dei PC e WS al modello di Bus piu’ semplice (ISA) sono stati in un primo tempo proposti, in alternativa tra loro, la soluzione MCA di IBM e lo standard EISA di altri costruttori. Nuove esigenze di velocita’ di trasmissione e di qualita’ video hanno poi aggiunto architetture di Bus piu’ potenti (VL di VESA, PCI). Nei moderni PC ci sono piu’ bus o, se ve n’e’ uno solo, questo supporta piu’ velocita’ (maggiore tra CPU e memorie, minore verso gli I/O). Viene poi garantita la possibilita’ di usare alcuni vecchi dispositivi ISA.
Nell’area dei minicomputer e dei sistemi intermedi si possono avere Bus/Canali multipli per la comunicazione tra l’unita’ centrale e le periferie. Grazie a questa struttura, ad esempio, il sistema AS/400 fornisce elevate prestazioni.
Nel mainframe il Canale e’ un insieme di circuiti controllato da microistruzioni che massimizzano i parallelismi nel transito di dati fra periferiche e memoria e le attivita’ degli altri processori. In architettura 370/XA e 390 il processore specializzato per l’I/O e’ il Channel Subsystem che puo’ avere in teoria fino a 256 Canali che collegano ciascuno fino a 256 unita’ di I/O attraverso le loro unita’ di controllo. I collegamenti fisici tra elaboratore centrale e unita’ di controllo sono di due tipi: con protocollo Parallelo su rame (OEMI) e con protocollo Seriale (ESCON).
… e anche
Canale Nel linguaggio corrente spesso indica semplicemente il cavo di collegamento in rete (vedi Cavi).
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Carrier Indica un segnale di ampiezza/frequenza prefissata su cui viene modulata l’informazione da trasmettere.
Indica talvolta anche il fornitore del servizio telefonico, telegrafico, trasmissione dati (es. SIP).
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CASE Computer Aided SW Engineering: insieme di supporti informatici per sviluppare applicazioni.
Il CASE abbraccia tutto il ciclo di sviluppo (raccolta requirement, analisi, disegno, codifica, test, maintenance), nonche’ la gestione e il controllo dei progetti.
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Cavi Sono i supporti fisici per la trasmissione. Le alternative vanno valutate in base a caratteristiche quali: larghezza di banda (Hz), velocita’ massima di trasmissione (bit/sec), attenuazione del segnale nell’attraversamento, rumore, interferenze con altri canali, costo, ingombro.
A) Cavi in rame:
– doppino telefonico (twisted pair) in due versioni: non schermato (UTP, Unshielded Twisted Pair) e schermato (STP, Shielded Twisted Pair). E’ usato per telefonia, reti WAN (trasmissione analogica e digitale), reti LAN.
– coassiale (coax): costitito da due conduttori concentrici, separati da uno strato isolante e protetti esternamente. E’ usato per telefonia, WAN e LAN.
– bicoassiale (twinax).
B) Fibre ottiche: sono costituite da un nucleo centrale e da un mantello esterno poi avvolto da una o piu’ guaine. La propagazione del segnale ottico (emesso da un LED o da un laser) avviene per successive riflessioni sulla superfice di separazione tra il mantello e il nucleo. Passando dal rame all’ottico la velocita’ si moltiplica 100, 1000 volte.
C) Cavi misti.
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CCA Common Cryptographic Arch.: vedi crittografia.
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CCITT Committee Consultatif International Telegraphique et Telephonique: sottogruppo dell’ITU, ente internazionale (agenzia ONU) che definisce raccomandazioni e norme nell’area delle comunicazioni (alcune ben note: X.25, X.400, X.500, ISDN).
Collabora con ISO.
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cc:Mail Offerta Lotus per l’email.
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CCR Commitment, Concurrency and Recovery: e’ uno dei protocolli OSI. Su di esso e’ stato costruito lo std OSI/TP (’92).
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CCS Common Communications Support: insieme dei protocolli di comunicazione selezionati da IBM per la SAA (oltre 40 tra SNA, OSI, TCP/IP).
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CDDI Copper Distributed Data Interface: e’ l’adattamento dell’FDDI per il doppino telefonico.
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CDIF CASE Data Interchange Format: iniziativa (della Electronic Industry Association) per uno std di integrazione di tool CASE a livello “dati”.
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CDRA Character Data Representation Arch.: e’ un protocollo definito in SAA CCS per garantire la significativita’ dei caratteri attraverso vari ambienti, prodotti, nazionalita’.
Indirizza problemi come la consistenza tra character set di dimensioni diverse, il doppio significato di alcune codifiche, ecc.
La CDRA e’ utilizzata anche dalla DRDA per mantenere il significato dei caratteri nello scambio tra DB Mgr.
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CD-ROM Compact Disk/Read Only Memory: supporto di memorizzazione da cui i dati vengono letti otticamente via laser. Un CD-ROM e’ in grado di contenere varie centinaia di MB di dati; si utilizzano diversi std di formato.
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Cebit di Hannover, e’ la maggiore fiera informatica europea.
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CEC Commission of European Communities: suddivisa in oltre 20 Direttorati Generali di cui il 13mo (DG XIII) si occupa di TLC, informazioni, tecnologia, innovazione e si impegna negli std (TRAC, ETSI, ecc.) e in ricerca TLC (ESPRIT, RACE, ecc.).
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Cell Relay E’ un termine generico per le tecnologie di commutazione di pacchetto che utilizzano record di lunghezza fissa (Cell), come l’SMDS (IEEE 802.6), l’ATM e il B-ISDN.
Si contrappone al Frame Relay (record a lunghezza variabile).
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CEN Committee Europen de Normalisation: e’ l’organismo che sviluppa e pubblica gli std europei con le sigle EN XXXX.
Per l’elettronica, collabora col gruppo CENELEC.
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CEPT Comitato europeo per le poste e le telecomunicazioni che raccoglie i rappresentanti dei vari paesi per tali amministrazioni.
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CERN Laboratorio Europeo per lo studio delle particelle fisiche, i cui scienziati hanno messo a punto per le proprie attivita’ uno strumento per lo scambio in rete di informazioni grafiche, da cui poi e’ nato l’HTML.
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CGA Color Graphics Adapter: std video oramai superato.
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CGI Common Gateway Interface: e’ una delle prime interfacce (nata in ambienti UNIX) tra le funzioni WWW del server e altri programmmi che forniscono servizi addizionali.
In CGI si richiama ad es. il programma che elabora un HTML Form, che accumula un counter, ecc.
Il CGI e’ oggi superato da API piu’ evolute che pero’ non hanno acora uno std.
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CGM Computer Graphics Metafile: std (ANSI e ISO). E’ uno degli std di formato per informazioni grafiche.
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Character Set Insieme di tutti i caratteri e simboli che un sistema puo’ memorizzare e gestire.
Gli standard piu’ usati sono EBCDIC e ASCII, che utilizzano un byte (8 bit per EBCDIC e 7 per ASCII). Ci sono anche Character Set a 2 byte (lingue non latine).
All’interno di ASCII e EBCDIC esistono poi le varianti in funzione delle varie lingue nazionali; alcuni chiamano Code Page tali varianti.
Si noti che i Character Set (e i Code Page) definiscono la corrispondenza tra la rappresentazione interna esadecimale e quella da esteriorizzare su video o stampa, mentre i “font” definiscono dimensione, stile, ecc.
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Chicago E’ il nome che Microsoft ha utilizzato per Windows’95 prima della sua disponibilita’.
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Chip Piastrina di silicio che racchiude molti microcircuiti che insieme realizzano un circuito integrato.
Un elaboratore ne possiede di 2 tipi: per i Processi (istruzioni e registri) e per le Memorie. Quelli di Memoria usano circuiti piu’ semplici e si realizzano con maggiori densita’.
Le tecnologie su silicio sono: Bipolare o ECL (per Chip piu’ veloci ma meno densi) e CMOS o FTE (con tempi di commutazione piu’ alti ma con maggiori densita’ circuitali, quindi minori dimensioni, consumi, costi).
Per la Memoria si usa normalmente CMOS e solo nelle Cache la Bipolare.
La soluzione Bipolare da’ si’ Chip molto meno densi della CMOS ma consente di aggregarne migliaia, arrivando a stutture di milioni di circuiti, ben superiori ai possibili aggregati di pochi CMOS. Ecco perche’ per il Processo si usa la Bipolare sui sistemi piu’ potenti (ES/9000 e AS/400 piu’ grandi) e la CMOS sulle altre CPU (ES/9000 a aria, WS e AS/400 piu’ piccoli).
Esistono anche Chip ibridi, BI-CMOS.
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Ciclo vedi Clock.
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CICS Customer Information Control System, IBM: e’ il piu’ diffuso TP monitor offerto dall’industria e pertanto std di fatto (oltre 30.000 licenze).
L’IBM e’ fortemente impegnata nell’evoluzione delle sue API e delle sue funzioni di Inter System Communication (ISC), per garantire la conservazione degli investimenti dei suoi clienti e per rispondere alle nuove esigenze (ad es. il Network Computing).
Il CICS consente tutti e tre i modelli di ISC: l’RPC con il Distributed Program Link e il Function Shipping, la Conversation con il Distributed Transaction Processing, il M&:Q con il Transaction Routing.
L’IBM offre il CICS su tutti i suoi sistemi; ha rilasciato licenze ad altri costruttori (es. HP per la piattaforme PA RISC); ha predisposto anche una sua versione per Microsoft NT 3.5.
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CID Configuration, Installation and Delivery: aspetti di System Management sempre piu’ importanti in ambiente C/S.
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CIL (o CI Labs) Component Integration Laboratories: e’ la societa’ non-profit costituita alla fine del ’93 tra Apple, IBM, Borland, Wordperfect, Novell, Oracle, Sun, Taligent, Xerox per lo sviluppo di 4 importanti tech.:
– OpenDoc (un’arch. SW che permette di includere le caratteristiche di piu’ applicazioni in un unico documento);
– BENTO (uno strumento per l’archiviazione e l’interscambio di media/oggetti diversi, in pratica e’ un file a compartimenti);
– OSA, Open Scripting Arch. (una tecnica che consente la coesistenza di piu’ metodi/sistemi di scripting);
– SOM (un meccanismo indipendente dalla piattaforma e dal linguaggio per il collegamento dinamico di oggetti).
La CIL e i suoi membri intendono supportare queste tech. su tutte le principali piattaforme per desktop, inclusi Windows, OS/2 Warp, Mac e sistemi Unix.
A 8/94 la Lotus e’ divenuta membro CIL a tutti gli effetti.
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CIM Computer Integrated Manufacturing: architetture e soluzioni per l’area applicativa corrispondente.
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Circuit Switching vedi Commutazione di Circuito.
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Circuito Virtuale modello di trasporto connection oriented (CONS) delle reti a commutazione di pacchetto (PSDN).
In questo modello il sistema sceglie un cammino tra i tanti possibili e lo mantiene fisso per tutta la durata della conversazione, garantendo cosi’ una consegna senza errori di sequenze di pacchetti nel preciso ordine in cui sono stati spediti e dando all’utente la sensazione di un circuito dedicato.
E’ il modello alternativo ai Datagram (vedi). E’ offerto in SNA, OSI, TCP/IP, ecc.
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CISC Complex Instruction Set Computer: arch. HW tradizionale dei mainframe e dei mini (instruction set di 150 istr.ni e oltre).
L’architettura CISC, sui PC e sistemi piu’ piccoli, deve competere nel confronto (price/performance) con RISC o ibridi CISC+RISC.
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Classificazione vedi: OOP.
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Client In senso generale e’ Client ogni sys o processo che ne chiama un altro (Server) per accedere ai suoi servizi (alcuni fanno distinzione tra Client e Requester).
Un Server a sua volta puo’ divenire Client di un altro sys. Nel caso piu’ comune, il Client e’ una stazione PC o Unix. Vedi Client/Server.
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Client/Server E’ uno stile, un modello di utilizzo di risorse informatiche distribuite sempre piu’ diffuso.
Nel modello Client/Server c’e’ una gerarchia: un sistema (Client) richiede servizi ad un altro sistema (Server) collegato sulla rete, utilizzando il supporto fornito dal NOS (vedi). Cio’ si realizza con particolare “trasparenza” per chi scrive l’applicazione, importante caratteristica di questo modello.
Il Client/Server, come Modello di Distribuzione delle risorse si contrappone al Peer-to-Peer (vedi), che come dice il nome non ha invece gerarchie.
Qualcuno fa distinzione tra Client/Server e “Client/Server distribuito”, molto piu’ complesso, che indirizza l’azienda estesa, che travalica i confini della LAN, del workgroup o del reparto, per operare su piu’ LAN/WAN interconnesse.
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Clipboard Area di memoria che puo’ essere usata per passare dati da una finestra a un’altra (copy, paste) sotto il controllo di funzioni previste nel sistema o nel programma applicativo.
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CLNS/CONS Connection Less NW Services/Connection Oriented NW Services. La distinzione Connection o Connection-less si applica a piu’ d’uno dei livelli della pila OSI con riferimento ai servizi e protocolli specifici di ogni livello. Quelli CONS forniscono grande fedelta’ mentre i CLNS si preoccupano di essere rapidi, anche se cio’ potrebbe a volte comportare la perdita di dati.
Il liv.2 (link), puo’ offrire al liv.3 (rete) un servizio CONS e allora si preoccupa di attivare in anticipo il collegamento e di abbatterlo alla fine, di numerare i pacchetti garantendo che ognuno sia ricevuto una volta sola e nella giusta sequenza. Al contrario, un servizio CLNS non realizza la connessione anticipata, ne’ si preoccupa di abbatterla alla fine; puo’ pero’ effettuare tentativi di ritrasmissione (se e’ previsto il “riscontro”, cioe’ che il ricevente spedisca indietro un ACK per ogni record ricevuto correttamente). Molte LAN, avendo un tasso d’errore molto piccolo realizzano un servizio CLNS e senza “riscontro”.
A liv.4 (trasporto) la Connection corrisponde alla numerazione di sequenza dei messaggi e al relativo controllo.
La SNA e’ tipicamente CONS. Il TCP/IP e’ CLNS nell’IP e nell’UDP ma e’ CONS nel TCP.
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Clock E’ il componente del sistema che genera segnali alternati, periodici di alto/basso voltaggio, che servono per sincronizzare le attivita’ interne fondamentali. Ogni sequenza di alto/basso voltaggio costituisce un “ciclo”. I PC di oggi hanno piu’ clock, ovvero i vari componenti (CPU, memoria, bus) usano frequenze diverse di una, 1,5, 2 o 3 volte quella di base. Il clock piu’ veloce e’ quello della CPU e attualmente per i PC si va da pochi milioni di cicli al secondo (MHz) a 1-2 centinaia di milioni.
Un PC a 100 MHz ha un ciclo di 10 nanosecondi, uno a 50 ha un ciclo di 20 nanosecondi.
Il confronto sulle velocita’ di clock non e’ sufficiente per comparare tra loro due sistemi, poiche’ ci sono istruzioni che richiedono piu’ cicli per essere completate e poiche’ nei vari computer varia l’instruction set.
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Cluster In generale questo termine sta a indicare soluzioni tipo VAX-cluster, introdotte dalla DEC, e poi offerte da vari altri costruttori (HP, Pyramid, Sequent, Data General, la stessa IBM, ecc.). In questo ambito “cluster” identifica un multi-computer che puo’ essere configurato in modo da usare un pool comune di I/O e fornire una Single System Image al SW applicativo.
L’IBM ha dichiarato l’evoluzione dei suoi mainframe in Shared Memory Cluster.
Tradizionalmente pero’ in IBM con cluster si intende un’unita’ di controllo con attaccati i propri terminali.
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CMC Common Messaging Calls: insieme di API per l’Email definito in ambito EMA e XAPIA.
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CMIS/CMIP Common Mgmt Information Services/CMI Protocol: NW Management di OSI (noto anche come X.700).
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CMOS Complementary Metal Oxide Semiconductor (o FTE): dispositivi elettronici basati su semicoduttori ad ossido metallico e silicio. I chip CMOS sono caratterizzati da ridotti consumi, elevata densita’ circuitale, bassi costi. Sonno in alternativa alla tecnologia Bipolare.
La CMOS IV o CMOS 390 e’ una recente tecnologia IBM, che consente di realizzare microprocessori con oltre 6 milioni di transistor e mezzo milione di circuiti, che si presta per la costruzione dei sistemi ad elevato parallelismo (MPP) come i “query server” e i “transaction server”. La Bipolare trova invece impiego nei sistemi multiprocessore in cui un sistema centrale gestisce fino a 10 processori.
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COBOL COmmon Business Oriented Language: probabilmente e’ il linguaggio piu’ diffuso. Evolve sotto il controllo del CODASYL.
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CODASYL Conference On DAta SYstems Languages: comitato, accreditato da ANSI, che segue lo sviluppo degli std Cobol.
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Code Page Insieme dei caratteri e dei simboli rappresentabili su video e stampa.
Il video o la stampante devono convertire i caratteri (ASCII o EBICIDIC) dalla notazione interna esadecimale al code page corrispondente ad una certa lingua (tastiera); esistono percio’ tabelle identificate da un numero. Ad es. 141 e 142 sono due code page italiane, 840 e’ multilingua.
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COM COM1, COM2, COM3, COM4, ecc. sono i nomi logici che possono assumere le porte seriali del PC.
Il DOS assegna rigidamente COM1 all’IRQ 4 e agli indirizzi 03F8-03FF e COM2 all’IRQ3 agli indirizzi 02F8-02FF.
Per le altre COM non esiste uno std abbastanza riconosciuto. L’installazione e la configurazione HW va fatta via switch HW o jumper sui PC meno evoluti, via solo SW su quelli piu’ moderni (es. IBM Valuepoint, IBM Thinkpad, ecc.). In generale dal lato HW occorre definire: l’indirizzo di I/O (il primo degli 8 byte), l’IRQ, l’eventuale buffer, l’eventuale canale DMA, l’eventuale tipo di connettore (RJ-11, BNC, AUI, ecc).
A tutto questo segue la configurazione SW dell’adattatore che usa tale COM (tipo, driver, velocita’, ecc.).
Oltre che con i programmi di configurazione, e’ possibile verificare le personalizzazioni HW e SW delle COM lanciando il comando MSD (Microsoft Diagnostics) da DOS, Windows (anche sotto Win-OS2) o col comando MODE COMx.
… e anche
COM Common Object Model: tecnologia proprietaria di Microsoft per la gestione di oggetti secondo OLE 2.
Microsoft ha annunciato che supportera’ la tech. ObjectBroker di DEC con la quale potra’ interoperare con CORBA.
Il COM evolve in DCOM per la distribuzione degli oggetti.
Il COM, a differenza del SOM/DSOM, non supporta l’ereditarieta’ completa.
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Comdex E’ la maggiore fiera mondiale per l’IT e si svolge negli USA due volte all’anno (fall a Las Vegas e spring ad Atlanta). Quella autunnale e’ la piu’ significativa per gli operatori del settore.
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Commit Processo che rende permanenti gli aggiornamenti intervenuti durante lo svolgimento di una LUW.
Se le risorse (dati) sono gestite da un unico Resource Manager basta il “commit a una fase”; se sono coinvolti invece piu’ Resource Mgr occorre una fase addizionale, preparatoria, da cui il nome: “two phase commit“.
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Common Transport Semantic (CTS). E’ il layer di trasporto previsto nel Network Blueprint IBM (’92), cui fa riferimento l’architettura MPTN.
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Communication Model I modelli definiti sono: Conversazione, RPC, M&:Q (vedi Inter Program Communication).
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Communication Protocol Esempi: SNA, OSI, TCP/IP, NetBIOS, DECnet, IPX, XNS, AppleTalk, ecc.
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Communication Subsystem (o OSI/CS): SW IBM (MVS, VM, OS/400) che fornisce le funzioni OSI sopra X.25 ed e’ di prerequisito alle applicazioni (FTAM, X.400, ecc.).
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Commutazione di Circuito o CSDN. Tecnica di trasmissione che assegna e impegna rigidamente una linea di collegamento tra due utenti per tutta la durata della corrispondente trasmissione. Con questa tecnica, basata sui metodi precedentemente sviluppati per la telefonia, la trasmissione dei dati risulta semplice, ma a prezzo di una scarsa efficienza, dato che la creazione del collegamento puo’ richiedere piu’ tempo della trasmissione del messaggio, Essa percio’ conviene nelle situazioni ove i sistemi restano collegati per lungo tempo e trasmettono grossi volumi di dati. Questi limiti sono superati nella Commutazione di Pacchetto (PSDN).
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Commutazione di Messaggio Ogni messaggio, intestato con gli indirizzi del chiamante e del chiamato, e’ considerato un’entita’ autonoma. La connessione e’ di tipo logico ed avviene fisicamente solo su base pianificata o in funzione del carico sulla rete, con meccanismi di accumulo e rinvio (Store and Forward). L’applicazione piu’ tipica e’ il servizio telegrafico pubblico.
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Commutazione di Pacchetto o PSDN. Modello di trasmissione che consente a piu’ utenti di condividere gli stessi circuiti. I messaggi vengono divisi in segmenti numerati o “pacchetti”, intestati con mittente, destinazione, ecc. e trasmessi indipendentemente. Se un circuito e’ troppo affollato i segmenti possono andare su un altro circuito. Ogni nodo di commutazione possiede apposite tabelle per effettuare l’instradamento (routing). Al nodo finale puo’ essere disponibile o meno la funzione che riassembla i pacchetti nell’ordine originale (realizzando in caso affermativo il cosiddetto Circuito Virtuale o, altrimenti, il servizio a Datagram).
ARPAnet e’ stata la prima PSDN, poi sono nate le LAN Ethernet, Token Ring, ecc. e l’X.25. Gli sviluppi continuano e oggi si parla molto di Fastpacked Switching, di Frame Relay (pacchetti di lunghezza variabile) e di Cell Relay (pacchetti di lunghezza fissa).
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Compatibilita’ Prima definizione: mantenere funzionanti nel tempo le appl.ni attraverso release e versioni dello stesso Sys.Op./ambiente SW.
Seconda definizione: capacita’ di due diversi sys di condividere differenti risorse.
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Compound Document vedi Documento Composito.
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Compressione dei dati e dei segnali digitali, L’esigenza e’ sempre piu’ sentita con l’affermarsi della rivoluzione multimediale. La compressione serve a ridurre lo spazio richiesto sugli hard disk dei PC, a velocizzare e a rendere meno costosa la trasmissione, a velocizzare la videoconferenza, il broadcasting via satelliti e l’HDTV.
Esistono vari strumenti e tecnologie nelle varie applicazioni. Ad es. gli std piu’ affermati per la compressione visiva sono il JPEG (immagini fisse) e l’MPEG per quelle in movimento (entrambe si basano sulla trasformazione matematica in serie di Fourier); mentre i segnali TV spediti in formato digitale semplice occupano spazi varie decine di volte piu’ grandi del formato nativo, con un’opportuna compressione si puo’ arrivare a portate persino inferiori a quelle dei segnali analogici.
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Compuserve Corporation. Uno dei maggiori fornitori di servizi in rete per il mercato professionale e consumer.
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Comunicare Spesso assume un significato esteso all’intera problematica dei sys e delle appl.ni distribuite, ma in senso tecnico piu’ rigoroso comprende le sole funzioni e i protocolli incaricati di far viaggiare un flusso di bit, quindi: le funzioni degli strati intermedi del modello ISO/OSI, al di sopra del Connettere (vedi) e al di sotto dell’Interoperare (vedi).
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CONFIG.SYS Sequenza di comandi memorizzati nel corrispondente file nella root del disco di boot, che impostano la configurazione del sistema (DOS, DOS/Windows, Warp, ecc.).
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Connettere Corrisponde alle funzionalita’ dei livelli piu’ bassi dello schema ISO/OSI: quelle relative alla linea, al passaggio fisico di collegamento tra sys.
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CONS vedi CLNS/CONS.
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Consolidation Accorpamento di piu’ sistemi HW/SW o device, reti, ecc. in un unico sistema o in una soluzione piu’ compatta, come conseguenza di accentramenti gestionali, ristrutturazioni organizzative, fusioni tra aziende, ecc.
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Control Unit Unita’ di Controllo. Alternative:
A) Dispositivo della CPU che ne dirige e controlla le attivita’. Interviene prelevando l’istruzione da eseguire dalla memoria centrale, decodificandola e trasferendola all’ALU per l’esecuzione. Controlla poi il flusso dei dati tra CPU, memoria e dispositivi di input/output.
B) Minicomputer che nelle soluzioni SNA svolge funzioni di nodo e punto di controllo del traffico nella subarea e verso il mainframe e gli altri nodi.
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Conversation E’ il modello di Inter Process Communication introdotto all’origine da IBM nel protocollo APPC. Nella LU 6.2 SNA la connessione logica tra programmi (o tra Transaction Manager) viene aperta da istruzioni tipo “Allocate”. Piu’ di queste Conversazioni si appoggiano su una Sessione (aperta dal SW di comunicazione con l’istruzione “Bind”) che e’ invece una connessione tra 2 LUs.
In SNA la Conversazione puo’ essere “mapped” (formato di interscambio deciso dai programmatori) o “basic” (i dati portano un prefisso con la loro lunghezza).
Per unificare le varianti a suo tempo offerte nei vari ambienti, l’IBM ne ha normalizzato il modello nel CPI-C (oggi disponibile in tutte le piattaforme IBM e approvato pure da X/Open per le interconnessioni tra mainframe).
Un’appl.ne Client che usi il CPI-C ha senza dubbio, a compenso di maggiori funzioni, una minore trasparenza che con l’RPC. Il protocollo puo’ essere pero’ completamente “incapsulato” e il suo uso facilitato; ad es. col CICS/2 o col DDCS/2 l’appl.ne Client non usa il CPI-C ma comandi CICS o SQL.
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Cooperative Processing E’ un tipo di Distributed Processing, rivolto all’uso ottimale delle capacita’ specifiche dei sys coinvolti. Talvolta Il Cooperative Processing viene considerato sinonimo di Client/Server, altri invece lo considerano un suo subset, altri ancora un suo superset.
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CORBA Common Object Request Broker Architecture: std nato in sede OMG per l’interscambio e la distribuzione di oggetti in rete. Poiche’ l’IBM ha aderito all’OMG, le soluzioni SOM e DSOM evolvono nel rispetto di CORBA.
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COS Corporation for Open Systems: associazione di vendor e clienti fondata nell’85 per risolvere le incompatibilita’ che nascono nell’interpretazione dei protocolli OSI all’atto della loro concreta implementazione.
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COSE Common Open SW Environment: accordo del ’93 tra HP, IBM, SCO, SUN, Univel e USL per eliminare le differenze tra gli UNIX proprietari ed influenzare anche l’evoluzione dei sistemi non-UNIX.
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CPA Code Page Architecture.
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CPI Common Programming Interface: linguaggi e servizi I/O scelti dalla IBM nella SAA per scrivere per i propri sistemi appl.ni piu’ portabili e piu’ interoperanti. Nel tempo sono stati definiti 32 CPI.
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CPI-C Common Programming Interface-Communication: istruzioni (Allocate, Send, ecc.) per scrivere il program-to-program. E’ lo std IBM per l’APPC. Anche X/Open lo ha adottato come uno dei modelli di conversazione tra sistemi, a fianco di RPC e M&:Q (vedi Conversation).
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CPI-RR CPI Resource Recovery: nella SAA IBM definisce i verbi Commit e Rollback. Assomiglia al protocollo TX di X/Open.
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CP/M Sys.Oper. della Digital Research per i micro, che ha preceduto l’avvento di MS DOS.
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CPU Central Processing Unit: come dice il nome e’ la parte piu’ importante dell’elaboratore. Comprende: Control Unit, ALU, registri, circuiti specifici e memorie.
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Crittografia o cifratura. E’ il mezzo tradizionale per proteggere la memorizzazione e la trasmissione di dati riservati.
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C/S vedi Client/Server.
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C Shell E’ lo shell tipico degli UNIX BSD. Vedi anche Shell.
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CSDN Circuit-Switching Data NW. Vedi: Commutazione di Circuito.
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CSMA/CD Carrier Sense Multiple Access/Collision Detection: protocollo liv.2, usato sulle LAN Ethernet e IEEE 802.3.
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CSP Cross System Product: famiglia di linguaggi (4GL) e strumenti di sviluppo IBM, confluiti dal ’94 nelle soluzioni VisualGen.
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CSTA Computer System Telephony Access: nuovi std in corso di definizione per integrare PC e telefono ad es. per appl.ni telemarketing (non solo l’automazione della chiamata ma API per integrazione applicativa).
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CTS vedi Common Transport Semantic.
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CU vedi Control Unit.
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CUA Common User Access: e’ lo std GUI definito in ambito SAA per normalizzare il disegno visibile (tastiera, mouse, video) e concettuale dell’I/F uomo-macchina. La CUA ha spostato il modello del colloquio uomo terminale dal paradigma tradizionale “pgm driven” a quello “user driven”; ha messo maggiormente a fuoco gli ambienti tipo PC, pur offrendo anche un subset applicabile agli NPT (CUA Text Subset).
L’OSF/Motif ne e’ stato infuenzato e percio’ le e’ molto simile.
La CUA ha avuto vari rilasci: CUA’87, CUA’89, CUA’91.
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Curses Routine tipiche dello UNIX per sviluppare mappe/servizi su terminali NPT (solo testo).
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